Dai modi di dire Culinari.. allo Sformato alla Bolognese!

“L’è mej stasira una galenna ch’un òv dmatenna”  (E’ meglio una gallina sta sera, che un uovo domani mattina)

“L’è mej un òv incù, che una galenna dman” (E’ meglio un uovo adesso, che una gallina domani)

Sono due modi di dire nati, in principio, nelle cucine bolognesi e successivamente sono stati adattati anche al quotidiano. Il concetto che esprimono è molto semplice: meglio accontentarsi di ciò che c’è oggi, perché del domani non v’è certezza! Ed ecco come dal passato, grazie ai proverbi dei nonni, possiamo trarre insegnamento da questa filosofia di vita, soprattutto ai giorni nostri. Una ricetta che mi viene in mente, restando in tema di genuinità Emiliana e di secondi piatti è lo Sformato alla Bolognese. Fatto con ciò che a Bologna non può mai mancare: la mortadella e le patate!

Ingredienti per una teglia da 2-3 persone:

4 patate medie a pasta gialla,

150 g di mortadella a fette spesse,

100 g di parmigiano reggiano 30 mesi,

noce moscata,

una noce di burro,

q.b olio evo, pangrattato e sale

Per prima cosa portate a bollore le patate in una pentola con abbondante acqua salata e lasciate che bollano per circa 40 minuti; scolatele e lasciatele raffreddare. Nel frattempo tagliate la mortadella a striscioline. Quando le patate saranno tiepide, schiacciatele in una ciotola con l’aiuto di uno schiacciapatate, aggiungetevi il parmigiano grattugiato, il burro, un po’ di noce moscata e impastate molto bene il tutto. Prendete una teglia da forno, ungetela con l’olio e ricopritela col pangrattato di modo che lo sformato non si attacchi ai bordi. Iniziate a comporre gli strati dello sformato alternando patate e mortadella; con i rebbi di una forchetta decorate l’ultimo strato di patate a vostro piacimento. Cuocete il tutto nel forno preriscaldato a 180° per 30 minuti. Aspettate una decina di minuti prima di servire lo sformato alla bolognese. Enjoy your meal!

Posted by Anita