Ogni città d’arte italiana che si rispetti ha un suo soprannome. Bologna ne ha ben tre: la dotta, la rossa e la grassa. Dotta per la sua storica università, rossa per i suoi tetti e le facciate dei palazzi color “rosso bolognese” e grassa per le sue innumerevoli specialità alimentari. Se pensate presso Palazzo della Mercanzia sono state depositate ben 24 ricette (le più note) scelte e selezionate dall’Accademia Italiana della Cucina; tra di esse ricordiamo i tortellini, le tagliatelle, il ragù e le lasagne.
Secondo alcuni storici esiste una stretta correlazione tra Bologna “la Dotta” e “la Grassa”, solo l’abbondanza alimentare poteva nutrire e conservare un vasto popolo studentesco. Grassa perché dotta: lo studio dell’alimentazione e l’approfondimento su nuove tecniche di cottura, han fatto in modo che Bologna diventasse fulcro della cultura gastronomica Europea. Difatti, per ogni Bolognese (adottivo o meno) che si rispetti, mangiare BENE è una priorità assoluta!
All’interno della famosa area denominata “Quadrilatero” vi è solo che l’imbarazzo della scelta su dove fermarsi a mangiare o che cosa comprare. Il sabato il mercato pullula di Bolognesi, intenti a comprare ciò che di più fresco e buono i banconi possano offrire, si va dal pesce alla carne, dalle verdure ai salumi. Tutto rigorosamente di altissima qualità!
Il mio consiglio? Fermatevi a La Baita in via Pescherie Vecchie. Golosi formaggi e specialità bolognesi vi aspettano!